Questa idea, nella quale le esperienze sensoriali di diversa natura costituiscono un elemento di comunicazione fondamentale, nasce un paio di anni fa, anche grazie alla  esperienza professionale di educatrice della Zavattaro. Il concetto è quello di percepire un’opera attraverso gli altri sensi senza utilizzare esclusivamente il canale visivo, affidandosi ad udito, tatto ed olfatto e chiedendo aiuto a chi quotidianamente sente il mondo in maniera differente dai normovedenti. Grazie ad A.GEN.D.A. e Tessiture Sonore e T.M.C. Studios siamo riusciti a valorizzare e condividere le  percezioni di alcuni ragazzi ipovedenti, che hanno lavorato per costruire ed offrire un percorso multisensoriale su alcune opere dell’artista.